lunedì 27 febbraio 2012

Shooting fotografico al Castello di Fontainebleau

La prima volta che ho viaggiato verso Parigi in auto
è stato due anni fa, durante una vacanza itinerante
 in giro per la Francia.
Se arrivate da sud, come noi che arrivavamo dalla Provenza, 
non potete non fare una tappa a Fontainebleau.


Se decidessi di trasferirmi in questa zona del Paese, sceglierei senza dubbio Fontainebleau.
Vicina a Parigi ma sicuramente meno cara, 
io la trovo una città deliziosa.
Gran parte del territorio è ricoperto da una 
rigogliosa foresta che veniva
scelta dai parigini come luogo di villeggiatura dove darsi alle passeggiate e rinfrescarsi sotto gli alberi. 
E poi c'è il castello....ed intorno al castello, maestosi giardini.

Chi ha passato l'adolescenza a Fontainebleau è Charlotte Casiraghi
che ha frequentato il Liceo Classico François Couperin, prima di 
dirigersi a Parigi per entrare alla Sorbona.

Nel 2011 Charlotte torna a Fontainebleau per uno shooting
fotografico a cura di Mario Testino per 
Vogue France (issue:Settembre 2011).
Il romantico Castello è lo sfondo perfetto per Charlotte che fa parte di una delle famiglie reali più seguite ed amate del mondo.









Alzi la mano chi non vorrebbe regalarsi un servizio fotografico 
in una location così da sogno!
Il castello di Fontainebleau è veramente immenso e la sua maestosità
lascia letteralmente senza parole.


Insomma, dovete assolutamente andarci almeno una volta nella vita.

Io spero di ritornarci presto, nel frattempo rispolvero con 
voi qualche ricordo dell'Ottobre 2010


Castello di Fontainebleau su Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Fontainebleau


A presto, Arianna

giovedì 23 febbraio 2012

Anna in cucina; i suoi primi macarons!

Quali sono i pasticcini francesi più famosi di questi ultimi tempi?

Ma ovviamente i MACARONS!

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Di origine italiana, poi importati da Caterina de’ Medici alla corte di Francia, questi dolcetti sono divenuti celebri grazie soprattutto al film di Sofia Coppola, Marie Antoinette.

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Una maison esperta nella creazione di questi gioiellini di pasticceria è sicuramente Ladurée, pasticceria di Parigi, ora presente anche a Milano.

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Ma visto che la vostra Anna di denaro e di tempo da spendere in questi viaggi di puro piacere non ne ha proprio, ha ben pensato:

“Perché non provare a prepararli io stessa?”

Ebbene, dopo lunghe ed estenuanti ricerche sul web e dopo aver imparato a memoria il video di Luca Montersino, posso finalmente presentarvi i miei primi macarons fatti in casa…


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Che ne dite?
Io da brava criticona, dico che forse sono venuti un tantino sbiaditi e un po’ troppo larghi rispetto a quelli originali, ma viste le difficoltà che ho trovato nello svolgere questa ricetta, sono più che soddisfatta del risultato e giuro che non ne avrei sperato uno migliore di questo!
Sicuramente molti di voi saranno curiosi di sapere la ricetta e per questo vi accontenterò immediatamente.
Armatevi di tasto destro del mouse per copiare e incollare questa ricettina…
Per la preparazione ho seguito passo passo i consigli dati da Tali nel forum di cookaround.com.
Iniziamo!

Ingredienti per i Macarons fai-da-te:

Per le conchiglie:

215 gr di farina di mandorle finissima
350 gr di zucchero a velo
30 gr di farina 00
190 gr di albumi (a temperatura ambiente e non freschissimi)
90 gr di zucchero semolato
coloranti alimentari vari.
  • Setacciamo la farina di mandorle (se ne trovate tritata una finissima siete già a metà dell’opera), lo zucchero e la farina 00 tutte insieme.
  • Montiamo a neve fermissima gli albumi aggiungendo lo zucchero semolato poco alla volta.
  • ATTENZIONE, FASE DELICATA! Unire i due composti lentamente, mescolando dal basso verso l’alto, facendo attenzione a non sgonfiare il tutto.
  • Otterremo in questo modo una pasta liscia ma che non cola.
    La sottoscritta ha aggiunto della polvere di cacao (ne dovevo mettere un po’ di più, ma va bene così! XD) visto che la farcitura ho preferito per questa volta la mitica Nutella.
    Se avete intenzione di colorare di varie tonalità i vostri pasticcini dividete l’impasto in varie ciotole.
    Consigli per 4 gusti differenti: vaniglia, fragola, pistacchio, limone. Gusto vaniglia: pasta neutra con l'aggiunta di semini di vaniglia,
    Gusto fragola: un po' di colorante rosso
    Gusto piatacchio: colorante verde+ un po' di giallo
    Gusto limone: un po' di colorante giallo
    Montersino consiglia coloranti possibilmente in polvere.
  • Foderiamo una placca da forno con della carta forno
  • Mettiamo in una sac a poche con bocchetta liscia da massimo 8-10 mm, altrimenti vi verranno enormi come i miei, la pasta colorata che abbiamo preparato.
  • Creiamo ben distanziati l’uno dall’altro dei ciuffi di pasta di 3 cm di diametro e lasciate che si appiattiscano un po’ per circa mezz’ora.
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  • Nel frattempo preriscaldiamo il forno a 150° (il mio forno ha un programma apposito per i dolci quindi l’ho impostato su quello).
  • Una volta che il forno è caldo, inforniamo il tutto per 13 minuti.
  • Terminata la cottura attendiamo che i dolcetti si raffreddino e stacchiamoli con cura dalla carta.
  • Siamo pronti per la farcitura.
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NON SCHIACCIATELI E MANEGGIATELI SOLO AI LATI ESTERNI CON MOLTA CURA, MAI AL CENTRO o il pasticcino, ahimè, si bucherà.

Per la farcitura:

Vi posto la ricetta di Tali, tale e quale a come l’ha scritta lei.
“Mettete in un recipiente il burro molto morbido (foto15)
con le fruste elettriche lavorarlo , fino a ridurlo a "pomata" e mettetelo da parte.(foto16 e 17)
Versate l'acqua e lo zucchero in un pentolino e portate lo sciroppo ad ebollizione, fino al raggiungimento di 121°C che misurete con un termometro specifico per lo sciroppo.(foto 18)
Mentre lo sciroppo raggiunge la temperatura, cominciate a montare le uova, facendole diventare spumose.(foto19)
Quando lo sciroppo sarà pronto, versatelo a filo sulle uova, senza mai smettere di mescolare , fino a quando il tutto non si sarà intiepidito (foto 20, 21, 22)
Quando il composto si sarà raffreddato unite il burro a pomata, amalgamandolo con l'aiuto delle fruste elettriche.
La vostra crema delicatissima è pronta! (foto 23)
Non vi resta che metterla in frigo a solidificare.
Poi aromatizzatela come meglio credete.
Io ho aromatizzato la crema così :
Macarons alla vaniglia: un po' di estratto naturale di vaniglia.
Macarons alla fragola : un po' di confettura di fragole
Macarons al pistacchio : pasta naturale di pastacchi
Macarons al limone: aroma naturale di limone + buccia di limone grattugiata.”
Sono sincera: questa ricetta non è proprio semplicissima, serve molta pazienza e precisione (doti di cui sono seriamente sprovvista),ma vi assicuro che vederli finiti, è una grandissima soddisfazione, anche se non sono mancati gli incidenti di percorso…
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Adesso è ora che anche voi vi mettiate all’opera!
Nel frattempo io andrò a rimpinzarmi di macarons!

Siti e video consigliati:


Anna

Chocolat a la Reine: un rimedio unico e "regale" per un inverno davvero glaciale

Giunto in Francia agli inizi del '600 grazie ad Anna d'Austria, unica trasgressione a cui era solita cedere la pia moglie del Re Sole Maria Teresa, antidepressivo prediletto dal malinconico Luigi XV è però solo nel XVIII secolo che il cioccolato diviene in Francia una gustosa e diffusa abitudine. Il cioccolato era considerato non solo una bevanda prelibata ma anche un vero e proprio medicinale dalle molteplici qualità curative. L'idea di Thomas Jefferson secondo cui il cioccolato aveva delle proprietà ristorative e calmanti era in realtà condivisa da moltissimi suoi contemporanei come Benjamin Franklin, il marchese de Sade, Madame du Barry e George Washington.



All'epoca il cioccolato era però un prodotto molto costoso, tanto che il suo consumo era divenuto uno status symbol diffuso tra le classi più abbienti.
  

Tra i più grandi estimatori e consumatori abituali di questa deliziosa bevanda va sicuramente inclusa anche Maria Antonietta. Dalle memorie dell'epoca sappiamo per certo che la regina era solita fare colazione a letto con una tazza di cioccolato caldo preparata secondo una particolarissima ricetta creata appositamente per lei dal suo  Maître Chocolatier.  La giovane delfina all'epoca della sua partenza da Vienna alla volta della corte francese aveva voluto portare con se il suo maestro cioccolataio personale e una volta giunta a Versailles affidò a questo dotatissimo chef il titolo di " Maître Chocolatier de la Reine".

Dal suo genio culinario nacquero moltissime varianti della famosa "Cioccolata della Regina" che veniva spesso arricchita con fiori d'arancio o mandorle dolci. Ma la ricetta di gran lunga più gustosa e particolare giunta fino a noi è stata ricreata di recente da un famoso chef versagliese. 

L'insolita lista degli ingredienti include nientepopodimenoche un tocco di ambra grigia. Si avete capito bene! Un ingrediente particolare, costosissimo e oggi quasi impossibile da trovare, se non in qualche lussuoso e sofisticato restaurant parisien, che però pare donare al cioccolato quel sapore speciale, profondo e senza tempo tanto amato dalla nostra Maria Antonietta. Potete vedere la preparazione in questo video:






Ecco a voi quindi la ricetta del vero Chocolat de la Reine:

Fate sciogliere a bagno maria 100gr di cioccolato amaro al 70 % . In un pentolino versate il cioccolato fuso, latte di mandorle e zucchero fino ad ottenere la consistenza desiderata. Aggiungete poi i semi di un baccello di vaniglia ed infine (se avete la fortuna di trovarla) una piccola spolverata di ambra grigia. 
I più golosi possono arricchire il tutto con un una spruzzata di panna montata fresca e voilà! 

Se per caso, una volta a Parigi, doveste venire assaliti da una voglia matta di cioccolato caldo il consiglio è quello di recarvi in uno dei deliziosi Cafè Angelina sparsi tra la capitale e la reggia di Versailles. Maison fondata nel 1903, pare servire il miglior cioccolato caldo di tutta la Villè Lumiere in un ambiente decisamente raffinato e accogliente: provare per credere!






A presto, Alice.

giovedì 16 febbraio 2012

Ultimi scampoli d'inverno

Prima di tutto MERCI BEAUCOUP!!!
Siete stati davvero in tanti a leggere e commentare il nostro "debutto" 
e grazie a chi di voi ha deciso di diventare nostro followers.



Che gioia scrivere oggi con questo sole limpido e l'aria frizzante,
che dite, French & Bon Ton è riuscito a portare una ventata di primavera in anticipo?

Siete pronti per prendere con noi la nostra 1° ufficiale tazza di tè insieme?

E' vero, tutti noi siamo desiderosi di belle giornate
tiepide ma con oggi vi dispensiamo consigli su come godere 
degli ultimi scampoli d'inverno..


Claudia ha pensato di passeggiare per ammirare il panorama ancora innevato.
Scattare fotografie alla natura che si prepara al risveglio è
un'idea meravigliosa da attuare in queste giornate.
Il disgelo offre spunti interessanti per gli appassionati di fotografia!
Ci avevate mai pensato?



Anche Anna si è armata di macchina fotografica
e in quel di Cremona, dove vive, ha immortalato il lato bello dell'inverno..

Non ci sono scuse: dopo le nevicate l'aria è più pulita,
i suoni ovattati, il paesaggio è troppo invitante per continuare
a poltrire sul divano!




...ma ci ricorda un proverbio:
L'inverno non è passato finché non luccica la luna d' aprile



Laura, la nostra esperta in wedding, suggerisce di scegliere questo periodo
 di fine inverno per sposarsi. 
Ed immagina una sposa super chic, con una eco-pelliccia color champagne,
uno chignon semplicissimo ed un bel sorriso


Pensate che sogno sposarsi a Parigi con la neve!!
E farsi immortalare sotto la Tour Eiffel imbiancata...ricordi indelebili!


Ovviamente abbiamo pensato anche ai più pantofolai...
quelli che il disgelo preferiscono vederlo dalla finestra e non ci 
pensano nemmeno a mettere fuori il naso al freddo.

Marika ha pensato ad una ricettina da leccarsi i baffi,
realizzabile nel calduccio della propria cucina 


ricettina per 20 madeleines aux amandes:
150 gr farina
150 gr di zucchero
2 uova grandi
125 gr di burro
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di lievito in polvere
2 gocce di olio essenziale alla mandorla amara (bio)
Montare le uova e lo zucchero finchè saranno bianchi e spumosi
Unire la farina setacciata col lievito
Aggiungere il burro, il latte e l'olio essenziale di mandorla
Dividere l'impasto nello stampo da Madeleines e infornare in forno caldo 200°C per 4 minuti poi abbassare a 170°C per altri 4 min.


Il the "montagne innevate" è ideale da abbinare a le madeleines!
Squisita miscela di the nero cinese, zucchero in cristalli bianco, uva passa bionda, scorze d'arancio, mandorla, arricchita con boccioli di roselline gialle.Colore ambrato in tazza,aroma goloso e dolce di biscotti appena sfornati!


Vi abbiamo fatto venire fame??

"Il disgelo per me è un gomitolo di lana da lavorare senza fretta, il desiderio di godere ancora qualche momento il calore della lentezza..." Marika.

Arianna invece pensa che il miglior sistema per ingannare
il tempo finchè resiste in freddo invernale, sia "abbellire"
i classici guanti in lana...dandogli un tocco chic.


Non è un'impresa difficile: basta procurarsi delle perle da bigiotteria,
più o meno particolari, ed applicarle con ago e filo seguendo le cuciture dei guanti
e la propria fantasia. Preferite guanti nei colori pastello se volete ottenere
un effetto "francese".


Claudia, Anna, Laura, Marika e Arianna




Gradite un'altra tazza del nostro tè?






Alice vi aspetta Lunedì alle 17 per raccontarci
un antico rimedio regale...